Nella sfida dell’8^ giornata del campionato di Superlega Credem Banca, la Gioiella Prisma Taranto – priva degli infortunati Stefani e Joao Rafael – cede in quattro set all’itas Trentino: al PalaMazzola, la compagine di coach Lorenzetti si impone per 1-3 (23-25, 27-25, 18-25, 29-25) sugli ionici dopo quasi due ore di gioco.

IL MATCH. Coach Di Pinto parte con la consueta diagonale Falaschi-Sabbi, schiacciatori Palonsky e Randazzo, centrali Alletti e Di Martino con Laurenzano libero. Trento risponde con Sbertoli in palleggio, Lavia opposto, Michieletto e Kaziyski schiacciatori, D’Heer e Lisinac centrali con Zenger libero.

Taranto realizza il primo punto del match con l’attacco vincente di Randazzo. L’Itas Trentino entra subito in partita con Lisinac e Kaziyski: muro e ace dello schiacciatore bulgaro e break di 0-4 che costringe subito coach Di Pinto al timeout (1-4). Kaziyski sbaglia al servizio, Randazzo lo segue a ruota. D’Heer a segno, Trento vola sul +7 (4-11) e Taranto sfrutta la seconda sospensione. Muro vincente di Randazzo su Michieletto, accorciano gli ionici (6-13); Lavia guida il nuovo break ospite portando i gialloblù nuovamente sul +7 (8-15). Sabbi firma il -6, due errori in attacco permettono ai rossoblù di accorciare ulteriormente (14-18). Ancora l’opposto della Gioiella Prisma Taranto a referto (17-20). Sale in cattedra anche Alletti: muro vincente e 19-22. Randazzo firma l’ace, Alletti a muro porta sul 21-22 Taranto: Lorenzetti chiama la sospensione. Coach Di Pinto sostituisce Randazzo con Pochini, Sabbi firma il 22-23. Michieletto regala il primo set point a Trento: Sperotto sbaglia la battuta, poi lo stesso Michieletto chiude sul 23-25.

Parte meglio Taranto nel secondo set: break di 2-0 firmato Sabbi. Trento pareggia i conti con Michieletto (4-4) ma gli ionici tornano in vantaggio con Palonsky e Di Martino (8-6). Kaziyski sbaglia il servizio, coach Lorenzetti chiede timeout sul 9-6. L’Itas si riporta sul -1 col muro vincente di Lavia (10-9), poi ristabilisce la parità sull’11-11: Di Pinto fiuta le difficoltà e interrompe il gioco. Lo schiacciatore bulgaro porta in vantaggio gli ospiti, poi Palonsky e Randazzo riportano sul +2 Taranto (17-15). Lorenzetti chiede sospensione: Lisinac ristabilisce la parità (19-19), Kaziyski la ribalta (20-21). Nuovo timeout per Taranto: Lavia sigla il 20-22, Di Martino pareggia e la Gioiella ribalta con l’attacco out di Lavia (24-23). Sabbi e Michieletto sbagliano gli attacci, muro di Di Martino e attacco vincente di Randazzo per il 27-25.

Taranto apre il set con il punto di Sabbi, lo stesso opposto sbaglia poi il servizio successivo (1-1). Randazzo gioca sul muro, Michieletto risponde con un diagonale vincente (2-2). Lavia mura Palonsky, Sabbi manda fuori l’attacco del potenziale pareggio: Trento va sul +2 (2-4). Lavia firma il +3 (2-5), con coach Di Pinto che chiede subito timeout. Lisinac manda in rete il servizio, Palonsky e Di Martino pareggiano i conti (5-5). Lotta punto dopo punto tra le due formazioni: Kaziyski prende per mano la compagine ospite e la riporta sul +2 (7-9). Taranto si affida a Palonsky e Sabbi per accorciare il gap (9-10), Kaziyski cresce e continua a far male alla difesa tarantina (10-12). Sale in cattedra anche Michieletto che, insieme a Lavia, porta Trento sul +5 (10-15). Lisinac sbaglia il servizio, poi Sabbi manda out l’attacco del potenziale -3 (11-16). Di Martino firma il 13-16, con un muro su Michieletto: coach Lorenzetti chiede il primo timeout del set. Trento si aggrappa ancora a Kaziyski (14-18); Taranto prova a reagire con Sabbi (16-20). Lavia mette a terra il punto del nuovo +5 (16-21): Di Pinto sfrutta il secondo timeout a disposizione. L’opposto della Nazionale Italiana firma il 17-23 e, con astuzia, ottiene il 17-24. Sette palle set per gli ospiti: Lisinac spreca la prima, poi Lavia chiude sul 17-25.

Il quarto set si apre con un errore al servizio di Sabbi; Randazzo pareggia subito i conti (1-1). Lisinac mette a segno un mini-break di 0-2, portando l’Itas Trentino sull’1-3: subito timeout per Di Pinto. Palonsky accorcia, il muro di Di Martino finisce out e Lisinac piazza l’ace del 2-5. D’Heer mura Palonsky: 2-7. Entra Gironi per lo schiacciatore argentino. Lisinac manda in rete il servizio, Michieletto attacca fuori: Taranto ritorna sul -3 (4-7). D’heer, con un primo tempo vincente, interrompe il mini-break rossoblù; risponde Randazzo con un attacco in pipe (5-8). Lavia porta Trento sul +4 (6-10), accorcia ancora Randazzo. Sabbi sbaglia il servizio: sale in cattedra Alletti con un primo tempo e un muro vincente (9-11). Michieletto attacca su Gironi, Alletti e Gironi firmano l’11-13. Errore in battuta per Alletti: Trento torna sul +3 (11-14). Muro di Falaschi e primo tempo vincente di Di Martino, intervallati dai punti di Lavia: 13-16. Randazzo firma il -2 (14-16), costringendo coach Lorenzetti alla sospensione. Kaziyski diventa una spina nel fianco della Gioiella Prisma Taranto: break di 2-5 per gli ospiti e timeout per Di Pinto (16-21). Invasione a muro di Lisinac e ace di Randazzo: 18-21. Lo schiacciatore rossoblù sbaglia il servizio: Trento ne approfitta anche con Lisinac (18-23). Ace di Kazyiski, poi Lisinac chiude sul 19-25 e consegna alla squadra di coach Lorenzetti i tre punti dell’incontro.

La prossima domenica, i ragazzi di coach Di Pinto, si recheranno in Emilia Romagna per affrontare al PalaBanca la Gas Sales Bluenergy Piacenza. Si preannuncia un’altra gara difficile per Falaschi e compagni che dovranno necessariamente buttare il cuore oltre l’ostacolo per guadagnare punti preziosi in ottica salvezza; prima battuta ore 15.30.

Gioiella Prisma Taranto – Itas Trentino 1-3 (23-25, 27-25, 18-25, 19-25) 

Gioiella Prisma Taranto: Falaschi 1, Palonsky 11, Di Martino 9, Sabbi 18, Randazzo 13, Alletti 9, Pochini (L), Laurenzano (L), Dosanjh 0, Gironi 1. N.E. Freimanis, De Barros Ferreira. All. Di Pinto.

Itas Trentino: Sbertoli 0, Kaziyski 18, Lisinac 12, Lavia 22, Michieletto 16, D’Heer 7, De Angelis (L), Sperotto 0, Pinali 0, Zenger (L). N.E. Albergati, Cavuto. All. Lorenzetti.

ARBITRI: Canessa, Bassan.

NOTE – durata set: 27′, 34′, 27′, 31′; tot: 119′.

Credit Foto: Elia Susco