Affrontate le prime due settimane di lavoro nel migliore dei modi, mister Di Pinto racconta le principali tappe dei giovani atleti rossoblù dopo il loro arrivo in Puglia, dalla fondamentale ricerca del senso di appartenenza al territorio, fino alla costruzione di una mentalità importante che li accompagnerà in tutto il loro percorso stagionale.
Mister Di Pinto, come sta andando la preparazione atletica?
“Abbiamo cominciato presto, stiamo lavorando bene e sta andando tutto secondo la nostra programmazione. È un bel gruppo sano e motivato. Sono state due settimane di preparazione base utili per studiare a fondo quella che sarà poi sia la preparazione individuale, che l’insieme fisico tecnico e strategico di gruppo”.
State facendo delle visite e incontri con la città, prima il raduno ai Giardini Virgilio e poi la visita al Museo MarTa; state costruendo dei momenti di insieme per far sentire ai giocatori un senso speciale di appartenenza alla città di Taranto. Come sono andate?
“Sì, le visite sono state programmate apposta per questo: in modo particolare quest’anno, ci sono delle esigenze di società come marketing per gli sponsor, ma soprattutto mi piace l’idea dei ragazzi che assaporano la storia della città di Taranto e della Puglia, anche grazie all’intervento del Sindaco Rinaldo Melucci che come al solito è stato straordinario insieme all’Assessore allo Sport Azzaro con la direttrice Eva Degl’Innocenti, che hanno presenziato e diretto la visita al Museo Archeologico Nazionale MarTa dove è custodita la tomba dell’atleta della Magna Grecia di 2500 anni fa. Il Sindaco Melucci è sempre stato vicino alla società del Presidente Bongiovanni, e non ha mancato in questa occasione di trasmettere ai nostri atleti questo senso di territorialità che i ragazzi hanno apprezzato, visitando con interesse il museo. Di questo lo voglio ringraziare di cuore, perché l’intervento del Primo Cittadino di Taranto all’evento è stato di grande impatto, di buon auspicio e ne sentiremo la grande vicinanza durante la stagione”.
Come mai si è scelta proprio la location suggestiva della Masseria La Camardia a Sava per la preparazione in acqua?
“La Masseria La Camardia è, per continuare sul tema, una masseria antichissima, strepitosa nella zona dei Messapi, gli antichi abitanti della zona di Taranto ai tempi della Magna Grecia. Di proprietà dei Presidenti Bongiovanni e Zelatore, la Masseria Camardia rappresenta un pezzo di storia preziosissimo della Magna Grecia, all’interno ha dei reperti antichissimi, un ipogeo di quasi 7000 anni, che la Presidentessa Zelatore ci ha mostrato e illustrato, in cui gli antichi capi messapi usavano riunirsi ai tempi della Magna Grecia. Si è scelto così un binomio tra il lavoro duro di prevenzione e preparazione svolto nella piscina della proprietà, e la visita di questa Masseria, concluso con un aperitivo “brunch” proprio all’interno degli eleganti locali della Masseria che è servito a dare tanta forza e consapevolezza ai ragazzi di essere in una società che tratta i suoi atleti come componenti di una grande famiglia, facendoli sentire sempre più integrati”.
Che tipo di squadra si sta cominciando a delineare, sotto la mentalità forgiante di Mister Di Pinto?
“È un gruppo sano, mix di giovani ed esperti, ed è molto importante dare personalità ed un certo tipo di mentalità alla squadra: ogni giovane deve avere un’auto consapevolezza di come si sta in campo. È importante impostare sin da subito una certa mentalità che si ripercuota poi in ogni ruolo, un lavoro che stiamo avviando, e vedo grandi feedback nei ragazzi che mi sembrano molto motivati a focalizzarsi su questi aspetti mentali oltre che sportivi, ottime risposte per ora che non possono essere che positive”.
Linda Stevanato Ufficio stampa Gioiella Prisma Taranto
Foto: Walter Nobile
Nella foto in alto mister Di Pinto con i Presidenti Bongiovanni e Zelatore e la squadra in visita alla Masseria La Camardia; all’interno la visita al Museo con il sindaco Melucci e infine l’ipogeo della Masseria La Camardia con Mister Di Pinto e la Presidente Zelatore